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Botteghe d'Arte 6
Una nuova rassegna di attività artigianali che oggi più
che mai è doveroso raccontare e valorizzare.
Dieci storie che, pur trattandosi di attività completamente
differenti, hanno in comune una parola che in
sé racchiude il significato della fatica quotidiana: passione.
La passione, la dedizione, il medesimo gesto
declinato in tanti modi diversi: l’opera del restauratore
salva le testimonianze del passato per coloro che
le ammireranno oggi e domani, la mano sapiente con
cui il parrucchiere trasforma una capigliatura, le lunghe
ore in cremeria di chi prepara delizie fresche e
le altrettanto pazienti giornate del birraio alle prese
con cottura e imbottigliamento. Lunghe e complesse
sono pure le fasi con cui si realizzano gli stampi di
metallo e le cinture che parlano di Mirò, di Klee, di
Picasso... sempre guardando all’arte lavora l’artigiano
del cuoio, così come l’orafa, che combina coraggiosamente
pietre preziose e alluminio, e così come i
pittori prestati al mondo dell’etichetta. Allo sport, alle
sue conquiste, ai suoi valori guarda chi porta avanti
il mestiere del padre nell’officina per cicli o in quella
per auto, da cui esce un motore a gas metano con
cui si vincono i rally.
Le Botteghe d’Arte di oggi, discendenti delle antiche
botteghe del variegato tessuto dell’artigianato piacentino,
ci parlano di attenzione all’ecologia, all’ambiente,
di materiali “poveri”, di prodotti bio-compatibili,
di efficenza di gestione, di sofisticate tecnologie, di
contaminazioni dalla cultura europea e di viaggi lontani,
verso l’India e l’Australia, delle loro creazioni, o
di loro stessi per contribuire alla costruzione di pozzi
idrici in Africa.
Sostenibilità, internazionalizzazione, modernizzazione,
globalizzazione, qualifiche elevate, nuovi materiali: non
stiamo leggendo un manuale universitario di economia,
ma una pubblicazione che ogni anno raccoglie
testimonianze dal mondo - in continuo fermento -
dell’artigianato piacentino.
Pietro Bragalini
PRESIDENTE
UPA-FEDERIMPRESA