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I progressi negli anni Sessanta

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Palazzo Anguissola in via Giordani 2, sede UPA dal '61 al '88

C’era molta attesa per le elezioni del Comitato Provinciale Artigianato del 5 marzo del 1961, per le quali fu fatto un grande sforzo di promozione e che videro affermarsi i candidati dell’Unione, che riuscì a raggiungere una quota maggioritaria; risultò poi eletto Presidente Giovanni Casalini.

Ci fu però una protesta formale nella seduta del 17 luglio successivo per la mancata cooptazione della rappresentanza piacentina nella Commissione Regionale. Intanto l’Unione aveva anche conquistato la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione della Cassa Mutua Malattia. Un ulteriore passo in avanti fu fatto appena dopo, quando l’Unione stabilì la nuova sede nella primavera del 1961 al primo piano di via Giordani n. 2, nel prestigioso palazzo settecentesco Anguissola-Nasalli Rocca, dove fu mantenuta per 17 anni.

Una svolta importante era anche avvenuta con l’istituzione (18 gennaio 1960) della Cooperativa di Garanzia, denominata La Primogenita, la prima in Emilia e la terza in Italia; con essa il rapporto tra l’Unione e i suoi aderenti diventava fiduciario e consentiva un aiuto determinante ai rischi d’impresa, in quanto la Cooperativa dava fidi, garantiva i tassi agevolati e seguiva costantemente e da vicino gli investimenti degli artigiani. Nel corso degli anni dalle prime 28 richieste di finanziamento del 1960 si è passati alle 423 del 2002, con un aumento progressivo della soglia massima individuale da € 258 (£. 499.557) del 1960 a € 516.000 (£. 999.115.320) del 2002; rispettivamente il volume complessivo è passato da € 2.892 a € 24.565.773.

La Cooperativa di Garanzia ha fatto da ponte con l’Artigiancassa, le Banche e i contributi statali a fondo perduto. Uno dei capolavori dell’Unione è stata la costituzione nel 1962 del Consorzio degli Autotrasportatori, il primo a livello nazionale, il CAAP, che è sempre stato un fiore all’occhiello, manovra inizialmente difficile, ma tuttora vincente.

Le nuove problematiche degli anni Sessanta si possono ritrovare nella relazione del Presidente Giovanni Molinaroli all’Assemblea Generale del 4 dicembre 1966: “In quasi tutti i settori vi è scarsità di mano d’opera specializzata e qualificata, nonché una preoccupante mancanza di apprendisti. Per contro abbonda la mano d’opera generica. I costi della mano d’opera risultano in costante aumento a causa del continuo aumento dei salari e della contingenza. Dal 1961 la contingenza ha continuato a lievitare ad ogni trimestre. Si è riscontrato inoltre un progressivo aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica. Di questa fonte energetica si lamenta l’eccessiva incidenza della quota fissa e le sproporzioni di costi, che creano particolari difficoltà alle aziende artigiane e particolarmente a quelle minori. Da parecchi anni inoltre si nota un aumento delle spese generali; affitti, trasporti, ecc.; ed il carico fiscale è divenuto ormai insopportabile. Per questi maggiori costi ne consegue una diminuzione dei profitti per contenere l’aumento dei prezzi dei prodotti. Un altro fattore nettamente negativo, certamente ereditato dalla recente congiuntura, è la solvibilità dei clienti. Lo si riscontra soprattutto, oltre che nei privati, anche nei confronti delle medie aziende industriali e commerciali, delle Amministrazioni comunali e provinciali, che differiscono i pagamenti, mettendo in gravi difficoltà le aziende artigiane”.

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